venerdì 30 settembre 2011

Rispetto per l'uomo Hulk Hogan, grazie...



Beh che dire, non potevo non pubblicare un post su quello che è stato uno dei personaggi che ha segnato più di tutti la mia vita, soprattutto alla luce non tanto di quello che viene scritto dalla giornalista ma di ciò che viene espresso dai lettori nei commenti.

Sappiamo benissimo che il wrestling non è stato mai considerato granchè dai mezzi di informazione in Italia, anzi, diciamo che su questa disciplina si è gettato merda per molti anni, tranne per un breve periodo, quello di WWE Smackdown in onda su Italia 1, in cui ognuno si è cimentato in un lecchinaggio degno del miglior Minzolini pur di cavalcare il fenomeno del momento. Di fatto sono piuttosto sorpreso che l'articolo non abbia denigrato la figura di Hulk Hogan. L'articolo non è nulla di che, non me ne voglia la firma in calce ma si tratta semplicemente di una serie di constatazioni oggettive su quello che Hogan ha fatto in passato e sulla situazione economica e famigliare che sta attraversando attualmente, come tra l'altro dichiarato dallo stesso Hogan in una recente intervista da cui la giornalista ha preso spunto. A dire il vero, conoscendo il punto di vista della stampa italiana sul fenomeno wrestling,  è stato meglio così...

Non mi sono piaciuti molto i commenti di chi ovviamente ignora che cosa sia veramente il wrestling o meglio, pur sapendolo, lo denigra. Ognuno ha il proprio punto di vista, ma può essere espresso in modo più civile, anche perchè altrimenti facendo si rischia di offendere anche chi la passione del wrestling la possiede da anni, come il sottoscritto.

Seguo il wrestling dall'età di 7 anni, quando nel 1987 vidi in Tv Hulk Hogan alzare Andre The Giant nell'epico match di Wrestlemania III al Pontiac Silverdome di fronte a 91173 spettatori paganti. Da allora non ho mai smesso di seguire le gesta di Hulk Hogan per praticamente 25 anni, con un buco a metà anni 90 quando Hogan lascio l'allora WWF per passare all'emergente WCW di Ted Turner.

In passato ho anche pubblicato un sito web a lui dedicato, purtroppo non più on line. Ho letto entrambe le autobiografie, la seconda in particolare, "My life outside the ring", è un sentitissimo racconto di quello che è l'Hulk Hogan uomo, alias Terrence Gene Bollea, delle difficoltà che ha dovuto superare durante la sua infanzia, dalla morte del fratello a quella del padre, dei suoi errori e sbagli, dell'abuso di droghe e steroidi, del matrimonio con Linda e dell'infinita delusione nell'aver realizzato che la moglie non lo ha mai amato, della sua depressione, per la fine del matrimonio, per aver chiuso i rapporti con la figlia Brooke, per i guai con la legge di suo figlio Nick, depressione che lo ha portato ad un passo dal suicidio... e infine della sua ritrovata fede e voglia di vivere. E' un libro veramente ben scritto, che mi ha permesso di scoprire un lato di quel campione che ho sempre osannato e che non conoscevo, facendomelo apprezzare ancora di più.


Lo scorso anno ho coronato un sogno quando ho visto Hulk Hogan dal vivo e per farlo ho dovuto attraversare un oceano, spendere un pacco di soldi e fare una coda di ore ma ne è valsa la pena perchè quello che i denigratori del wrestling lo definiscono un buffone per me è e rimarrà sempre un mito.

Tutti sanno che il wrestling è predeterminato e che si tratta di uno spettacolo ma non per questo chi pratica questa disciplina, viaggiando 360 giorni l'anno, combattendo in giro per il mondo, portando al limite il proprio fisico per compiacere il pubblico sempre più esigente, deve essere denigrato a causa dell'ignoranza della gente. Dopotutto anche gli attori recitano un copione e di certo conducono una vita meno stressante di un wrestler, ma nessuno vi si accanisce contro. Nessuno obbliga ad assistere ad un match di wrestling ed è normale che ci siano persone che non vedono in questo sport entertainment alcun divertimento. Io non vedo interesse nei balletti, nelle corse automobilistiche e in un'infinità di altre cose ma non mi permetteri mai di offendere nè chi li pratica nè chi li segue con passione.

Il wrestling merita rispetto o, al più, i wrestlers meritano rispetto perchè, come la vita di Hulk Hogan lo dimostra, dietro ad un'ammasso di muscoli c'è sempre una persona che ha gli stessi problemi, le stesse paure, le stesse gioie che hanno tutti.




A quel prezzo vieni a suonare a casa mia!


 
 

Con l'aumento dell'Iva dal 20% al 21% era naturale aspettarsi un incremento del prezzo di un numero infinito di beni, dalle sigarette alla benzina, dal pedaggio autostradale ai cd musicali, dalle automobili alle televisioni ecc ecc.

Mi è capitato spesso di sentire discorsi di chi, ingenuamente, riteneva l'aumento dell'1% non percepibile sulle casse famigliari. Sicuramente non sarà molto d'accordo chi ha dovuto pagare, per il solo aumento dell'iva, altri 225 euro aggiuntivi su un'automobile che aveva acquistato, facendo fede al contratto, in data 5 luglio 2011, ovvero più di due mesi prima dell'entrata in vigore della norma.

Si ok, magari l'aumento si percepisce solo sui beni il cui prezzo iniziale è già alto, ma dopotutto se hai 23 mila euro da spendere per un automobile, che vuoi che importi se ne devi sborsare altri 230? Giusto? 

Andiamo allora a considerare un prezzo forfettario di 10 euro.
Ovviamente i 10 euro sono già Iva compresa (del 20%), quindi dobbiamo prima ritornare al prezzo base scorporato dall'Iva e poi applicare, su di esso, l'Iva del 21%.
Calcolatrice alla mano, supponendo che X sia il prezzo base avremo:

X + 0.2X = 10 

da cui, banalmente, si ha che X  = 8.333 (periodico).

A questo prezzo applichiamo ora l'Iva del 21%, in modo che:

8.333 + 0.21 * 8,333 = 10.08333 che è minore di 10.1

Quindi, l'aumento effettivo è ben sotto l'1% dell'incremento dell'Iva.
Interessante vero? Vi pare che un bene che prima costava 10 euro ora te lo facciano pagare 10,083 euro? Immaginatevi la confusione dal barbiere di paese! Un aumento del genere ha senso per i supermercati o grandi catene commerciali dove i prezzi sono già nell'ordine dei centesimi e solitamente si effettuano acquisti multipli per cui gli aumenti irrisori, se sommati, possono contribuire anche di qualche euro sul prezzo finale.

Ovviamente questa è pura matematica che in un paese di furbi e di ladri come il nostro non ha molta applicazione pratica. Senza scomodare equazioni di primo grado e menate varie, avremo che:

prezzo finale = prezzo iniziale + aumento iva 1% + libertà creativa del commerciante

e di fatto, dai 10 euro si passa ad almeno un buon 10,5 euro o, volendo abbondare, ad un 11 euro tondi tondi.

Ed è così che, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera nell'edizione online odierna, il prezzo di un cd audio passa mediamente da 19.40 a 20.90 euro cadauno. Ora, io non so che tipo di musica la gente ascolti, ma per quel prezzo come minimo il cantante deve venire a suonare a casa mia mentre io mi bevo una Tennent's Super sul divano!



Ottavo: non dire falsa testimonianza



Che a questo governo il Web stia un pò indigesto, come costine e verza a colazione, è cosa ben risaputa. D'altra parte come potrebbe essere altrimenti: Internet è per definizione libero e controllare l'informazione è praticamente impossibile anche per una persona ricca e potente come il premier. Il controllo dell'informazione è uno dei motivi, se non il principale motivo, per cui questi farabutti sono ancora al potere. Se la gente fosse informata veramente di quella che è la reale situazione italiana non se ne salverebbe nemmeno uno dalla rabbia e dalla furia delle persone da loro immeritatamente "rappresentate".

Che l'informazione tramite stampa e televisioni fosse controllata è cosa altrettanto nota. Dopotutto il nostro capo del governo detiene tre televisioni e ne controlla praticamente altre due piazzando i suoi servitori e leccapiedi a capo delle varie trasmissioni, ovviamente a spese nostre, leggasi i vari Minzolini, Vespa, Ferrara e compagnia bella. La stampa è quella che è, e se non è al soldo diretto di Berlusconi, a qualche potere forte, economico o politico che sia, comunque risponde. Non per nulla secondo il rapporto ’’Freedom of the Press 2009" pubblicato da Freedom House (organizzazione non-profit fondata negli Stati Uniti nel 1941, per la difesa della democrazia e la libertà nel mondo), l’Italia non è un Paese completamente libero per i giornalisti. Il nostro Paese è stato infatti declassato a causa "di limitazioni imposte dalla legislazione, per l’aumento delle intimidazioni nei confronti dei giornalisti da parte del crimine organizzato e di gruppi dell’estrema destra, e a causa di una preoccupante concentrazione della proprietà dei media".

Non siamo ancora una dittatura da questo punto di vista ma siamo sulla buona strada per esserlo considerando tutti i tentativi di annullare quel poco di libertà di informazione rimasta. Come dire, se non puoi comprarla, distruggila!

L'Italia è invece completamente libera per quanto riguarda l'informazione via Internet e mi sembra giusto che il governo meno liberale della storia repubblicana intervenga in tal senso. Non vorrei mai che troppa libertà di espressione ci dia alla testa. Sapendo benissimo che in rete le notizie, quelle vere, si diffondono un secondo dopo che il fattaccio viene compiuto, la reputazione di tutti i nostri politici, nessuno escluso, sarebbe distrutta in un attimo. A dirla tutta non è che questi delinquenti abbiano chissà poi quale reputazione da difendere, basta cercare un attimo in rete e si scopre di tutto. In ogni caso pare che la gente in Italia cominci a informarsi sempre più tramite il web rispetto agli anni precedenti. Per carità, sotto questo aspetto siamo ancora al neolitico, soprattutto se comparati al resto degli Stati cosidetti avanzati. Però progressi ci sono e forse questo spaventa chi detiene il potere immeritatamente.

Premessa: di internet la nostra classe politica non capisce nulla. E' uno strumento che non conoscono e non comprendono. Se un Gasparri, un La Russa, un Capezzone aprissero un blog, sarebbero costretti a chiuderlo all'istante per manifesta incapacità di relazionarsi con gente che sa fare domande scomode. Mastella su questo può dire qualcosa. Ecco che, non potendolo controllare dall'interno, risulta necessario trovare qualche soluzione che possa minare il web dall'esterno. Evidentemente tagliare qualunque tipo di investimento per la diffusione della banda larga non è sufficiente per un paese dove il 50% delle utenze si collega ancora con un modem 56Kbps. E allora ecco che viene riproposta quella che  già in passato è stata definita come norma Ammazza Blog presente all'interno dell'ennesimo  decreto legge sulle intercettazioni presentato da Angelino Alfano.

Di questa norma è molto interessante il seguente postulato:

Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.

In parole povere, se pubblichi sul tuo blog qualcosa scomodo a qualcuno, quel qualcuno potrà obbligarti, per legge, a inserire una rettifica entro 48 ore dalla pubblicazione. Se non lo fai, multe fino a 12 mila euro. Questo a prescindere da cosa scrivi e soprattutto se ciò che scrivi è vero o falso.
Il mio dubbio, ma lo è per molti, è il seguente: ma se riporto un fatto vero e documentato, che cazzo devo rettificare? Per rettificare una cosa vera, devo per forza scrivere una cosa falsa. Va bene mettere il bavaglio alla rete ma obbligare la gente a scrivere cose false anche sui propri siti, come se fosse un Belpietro e un Sallusti qualunque, è veramente troppo! Per un governo così vicino ai valori cattolici, o almeno così dice di essere, non è bello obbligare i figli di Dio a violare quello che è l'ottavo dei comandamenti cristiani, non trovate?


 

giovedì 29 settembre 2011

Evento imperdibile!!!

Sul sito internet dei Responsabili primeggia in questi giorni il manifesto del congresso internazionale che si terrà a Roma in data 21 ottobre.


Il leader del movimento che sta tenendo in piedi il governo presenta l'evento con toni trionfalistici:

Carissimo, carissima,
il giorno 21 ottobre prossimo celebreremo il nostro 1° Congresso del Movimento di Responsabilità Nazionale, saremo onorati e felici di avere la Tua presenza.
Il Congresso vuole essere un momento di presentazione al grande pubblico, di quali sono le idee, i progetti ed il lavoro complessivo che il Movimento ha intenzione di portare avanti in questi momenti così difficili per la politica italiana.
Accanto agli argomenti principali Patria, Famiglia, Cristianità ne saranno trattati altri come le Criticità Bancarie, la Medicina non Convenzionale, Olismo, Ambiente, Lavoro giovanile, Sanità, etc. da sempre argomenti su cui ci siamo costantemente impegnati.
La Tua presenza, il Tuo contributo serviranno sicuramente a rendere il nostro Movimento ancora più forte e più incisivo nel contribuire a risolvere i problemi, e sono tanti, che attanagliano il nostro Paese.
Ti informo inoltre che ai nostri lavori parteciperà il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi.
Cordialmente

On. Dott. Domenico Scilipoti

All'incontro presenzierà addirittura l'onorevole (???) presidente del consiglio Silvio Berlusconi, noto conoscitore di Famiglia (con due divorzi/separazioni all'attivo), di Cristianità (bestemmie, mignotte e minorenni a parte) e ovviamente di Patria (ma non era mica un paese di merda?)
Non sarà che Berlusconi al congresso del MRN spiegherà ai presenti come le ha fottute tutte e tre in un colpo solo?

Se mio nonno avesse 3 palle sarebbe un flipper...


Sul "Il Giornale" on line di oggi è stato pubblicato un interessantissimo articolo dal titolo "Negli USA il Cavaliere non sarebbe alle sbarre" in cui si racconta che, per una "sorta di legittimo impedimento" negli Stati Uniti il presidente non sarebbe mai stato messo sotto processo come sta succedendo per Berlusconi in Italia.

E' chiaro che il gioco dell'house organ ufficiale del premier è sempre lo stesso da anni ed è quello di andare a togliere la pagliuzza dagli occhi altrui trascurando l'enorme trave che c'è in casa propria.

E allora stiamo al gioco. Negli Stati Uniti, Berlusconi sarebbe in carcere da 20 anni per evasione fiscale, corruzione e falso in bilancio, quindi il problema di cosa sarebbe successo se fosse al governo non si pone nemmeno perchè sarebbe stato ineleggibile, essendo in prigione.

Punto.

Colpevole fino a prova contraria

L'altro giorno mi è capitato di leggere un articolo pubblicato sul quotidiano "La Repubblica" di tal Gabriele Romagnoli che, nel commentare l'attuale stato di grazia della formazione atalantina in campionato, non ha lesinato giudizi non proprio lusinghieri nei confronti di Cristiano Doni, reo di aver penalizzato la sua squadra alla luce di quanto successo quest'estate nell'orbita del calcio scommesse.

Il buon Romagnoli, che sarà anche un ottimo opinionista ma che all'Atleti Azzurri d'Italia non ha mai messo piede, esordisce in questo modo:

"Alla quarta di campionato vanno in testa i fantasmi: l'Atatanta che sarebbe prima e il suo capitano che non c'è. La scena madre è un'esultanza, quella di Luca Cigarini che infila una fiondata nel sette e poi, invece di inventarsi una variante allo stucchevole album di ciucci & trenini, prende a prestito il gesto dello squalificato Cristiano Doni. A testa alta. Ti hanno punito per impicci di scommesse. A testa alta. Hai penalizzato la tua squadra. A testa alta. E lo stadio si esalta, in una hola assolutoria: ovazione per la maglia 27, ritirata dal campo, coreografie da seduta spiritica, ostensione della casacca sindone, dediche postume."
 
Senza strani giri di parole, Romagnoli, dando per certa ed archiviata la colpevolezza e la squalifica di Cristiano Doni , non si capacita di come la tifoseria atalantina abbia continuato prima e durante tutta la partita a inneggiare a quello che è il capitano de facto della squadra, non me ne vogliano Bellini e Manfredini. In realtà l'attaccamento al Cristiano orobico da parte dei tifosi della Dea non è mai mancato sin dal primo giorno in cui il capitano è stato coinvolto in questa assurda vicenda poichè, considerato i meriti acquisiti sul campo e l'attaccamento dimostrato alla maglia nerazzurra, si è pensato bene che il beneficio del dubbio lo avesse guadagnato, almeno sino a conclusione dell'iter giudiziario. Romagnoli ha deciso bene di seguire la linea editoriale tipica del giornale su cui scrive, sicuramente non nuovo nel portare avanti processi su carta in ben altri contesti.

Come ho sottolineato all'inizio di quest post, ritengo che l'autore dell'articolo non sia mai andato allo stadio a vedere una partita della Dea e di sicuro non ha alcuna conoscenza del solido legame che esiste tra la città di Bergamo e la sua squadra, un legame che unisce persone di differenti età e differente provenienza sociale, un connubio tra tifo e orgoglio di essere bergamaschi che sfocia nell'affetto e nel calore che i tifosi, manifestandoli verso i giocatori che scendono in campo, riservano in realtà alla Città dei Mille che hanno nel cuore... e questo, pensandoci bene, è quanto di buono è ancora rimasto nel calcio che, se ne fosse privo, sarebbe solo un prendere a calci un pallone con il fine di spedirlo in rete.

Questa premessa è fondamentale. Al tifoso bergamasco interessa l'Atalanta non i giocatori dell'Atalanta perchè è l'Atalanta a incarnare lo spirito della città, non Doni, Bellini e compagnia. Se chi scende in campo si dimostra degno di indossare la maglia nerazzura, dando tutto se stesso durante la partita e palesando di non essere un mercenario ma orgoglioso di giocare per e con l'Atalanta, viene automatico che i tifosi della Dea lo portino su un piedistallo. C'è chi per meriti sul campo e fuori da esso è considerata una bandiera, lo è Doni ora, lo è stato Carrera fino a qualche anno fa... sono giocatori che hanno dato l'anima per questa squadra e che non verranno mai dimenticati dal popolo nerazzurro nemmeno a fine carriera. Romagnoli questo non può saperlo, è abituato a vedere le partite in Tv, a giudicare da quello che sente e vede sempre con gli occhi degli altri e per lui i tifosi dell'Atalanta saranno i soliti ultras esaltati rissaioli e anti celereni, perchè questa è sempre stata l'immagine che l'opinione pubblica ha di noi.

Romagnoli si chiede perchè noi tifosi inneggiamo al nostro capitano anzichè insultarlo per aver calpestato la fiducia di un'intera città e aver penalizzato la propria squadra di una vita. La risposta è molto semplice. A Doni tutti noi dobbiamo molto perchè ha avvicinato nuovamente moltissime persone ad amare questa squadra e fino a che non verrà provata la sua colpevolezza resterà sempre il capitano della Dea e la sua parola conterà di più di quella di quattro giornalisti bacchettoni che probabilmente non hanno letto nemmeno le carte del processo. Se le avessero lette capirebbero come le accuse a carico di Doni sono tutte da dimostrare visto che il suo nome viene fatto da altri e non è mai stato coinvolto personalmente, tanto più che non è stata trovata nemmeno una telefonata con la voce del capitano. Ricordo che anche Manfredini era stato condannato in primo grado, poi assolto in modo completo e mi pare che nessuno si sia scusato con lui. I tifosi aspettano solamente le carte con le motivazioni della pena comminata a Doni, tutto qui. Queste carte non ci sono e fintanto che non verranno fornite, i tifosi, che non hanno dubbi sull'innocenza del capitano, continueranno a credere che non esistano e che Doni sia stato messo in mezzo ingiustamente e che la sua condanna sia stata decisa senza alcun riscontro oggettivo.

L'editoriale di Romagnoli viene farcito dalla seguente perla:

"Qui non ci sono colpevoli, ma perseguitati. Non soltanto Doni, chiunque ha una curva disposta a giurare per lui e a seguirlo all'inferno. Da Lotta Continua nel 1977 ai pasdaran di Berlusconi nel 2011, generazioni si sono tramandate la parola chiave che apre la porta se non della cella, dell'autoassoluzione: complotto"

Ottimo, ora Doni viene equiparato (con le dovute proporzioni si spera)  a Berlusconi, vittime, per i sostenitori degli stessi, di un complotto ai loro danni. Non mi risulta che Doni si sia mai sottratto ai processi e agli organi di giustizia competenti ma che anzi stia accelerando per fare in modo che il processo stesso venga concluso perchè ansioso di dimostrare la sua innocenza e tornare in campo insieme ai suoi compagni. Berlusconi notoriamente non vai ai processi e se va lo fa per sparare merda su giudici e magistrati, ben sapendo che i suoi avvocati parlamentari troveranno qualche codicillo o leggina o lodo o decreto che farà cadere in prescrizione il processo, o, mal che vada, depenalizzare il reato. I fedelissimi di Berlusconi, che oramai si contano sulle dita, lo considerano l'unto dal Signore a prescindere, quindi che venga condannato o meno non ha molta importanza. I tifosi dell'Atalanta non stanno difendendo Doni a prescindere, lo stanno facendo perchè ancora nessuno ha mostrato le prove e le motivazioni della condanna al capitano. Troppo facile parlare di generiche prove evidenti di coinvolgimento. Mostrate queste prove, non chiediamo altro. Non è come nel caso di Berlusconi dove esistono interi faldoni di documenti e registri di telefonate che lo inchiodano, qui non c'è proprio niente e nessuno ha mai voluto mostrare nulla quindi è naturale che chi sostiene Doni sia sospettoso. Una persona è innocente fino a che ne viene dimostrata la colpevolezza, e questo vale sia per Doni che per Berlusconi. La differenza sta tutta nella reputazione. Da una parte abbiamo una persona che ha dato anima e corpo alla Dea e ha dimostrato di amare Bergamo. Dall'altra abbiamo un miliardario che ha dimostrato in 15 anni di governo di legiferare per se stesso, i suoi amici, le sue aziende, il suo culo. E' normale che se uno con la reputazione di Berlusconi viene indagato l'opinione pubblica lo consideri, magari a torto, già colpevole prima ancora che il processo venga concluso (ossimoro, visto che i processi a carico del premier di Arcore non hanno mai termine). E' tutta questione di credibilità: il premier non ne ha più, ne ha combinate così tante che l'ha definitivamente persa e si fa sempre più fatica a credere nella sua innocenza, qualunque sia il capo di imputazione. Ma Doni che ha fatto per meritarsi la colpevolezza a priori? Nulla, e questo i tifosi della Dea lo sanno bene, indi per cui il capitano merita rispetto e beneficio del dubbio.

Se poi si dovesse dimostrare in modo certo che Doni è coinvolto direttamente in queste vicende, Romagnoli può star certo che i tifosi dell'Atalanta non lo perdoneranno mai, a prescindere da tutto quello di storico ha fatto per la squadra in passato. Perchè la maglia nerazzurra è una sola e se la tradisci non sei più degno di indossarla. Ma fino a prova contraria Doni è e rimarra l'unico capitano della squadra.

Linko l'ultimo comunicato degli organi giudicanti della FICG che riguarda Signori, Santoni e Bellavista. L'Atalanta viene spesso tirata in ballo ma, come naturale, le motivazioni della condanna di Doni non sono ancora state fornite... e noi aspettiamo ancora.

mercoledì 28 settembre 2011

Romano e la passerella finale




Avete presente il Giro d'Italia che da 70 anni a questa parte si conclude a Milano con una passerella di una quarantina di km per la città vista più come una formalità, un modo per omaggiare i ciclisti al termine della competizione piuttosto che una tappa vera e propria?
Nessuno si aspetta un ribaltamento dell'ordine di classifica durante quell'ultima corsa e chi arriva a Milano al comando del Giro sa benissimo che porterà a casa la coppa senza fatica alcuna.

Bene, quello che succederà oggi in Parlamento, quando si deciderà in merito alla sfiducia o meno del ministro alle politiche agricole Saverio Romano è esattamente una passerella. Tutti sanno che Romano rimarrà seduto sulla sua poltrona e che gli amici di scorribanda, seppur segretamente, non voteranno mai contro, nemmeno gli impavidi leghisti, nordici guerrieri difensori degli onesti cittadini padani ma sempre pronti a piegarsi alle richieste del capo padrone.

Romano è indagato per mafia, mica cosa da poco. Nessuno ne ha chiesto l'arresto, ci mancherebbe, ha solo un'indagine in corso. Ma è quanto meno strano, per non dire preoccupante, che a capo di un ministero del governo italiano ci sia una persona con questo genere di indagine a suo carico. Indagine che tra l'altro aveva prima di occupare la sua attuale posizione che rende i dubbi e le perplessità di Napolitano alquanto fuori luogo visto che è stato lo stesso Presidente della Repubblica  a nominare quel figuro come ministro... Berlusconi lo ha solo proposto ma poteva benissimo essere respinto dal capo dello stato. Fosse solo per le comprovate frequentazioni mafiose del ministro, un presidente serio ci avrebbe pensato due volte prima di convalidare la prosposta di nomina, sai com'è, giusto per una questione di reputazione e di senso della dignità. Ovviamente questo non ha alcuna valenza in un paese nel cui Parlamento risiedono esponenti di tutte le quattro mafie italiane, o almeno quelli che non sono ancora finiti in galera. Va bene, se proprio vogliamo metterla sul piano della logica pura, l'Italia è una democrazia e il poter appartiene al popolo sovrano, il Parlamento rappresenta il popolo, in Italia c'è un numero elevato di mafiosi ed è giusto che anch'essi siano rappresentati in Parlamento. Ma al di là dei sillogismi aristotelici, rimane comunque uno schifo.

Romano non se ne andrà, non fosse per altro che, in perfetto stile mafioso, ha dichiarato che se cade lui cade il governo. Un bel ricatto insomma, dopotutto Romano è esponente dei Responsabili, entrato in Parlamento con l'opposizione e praticamente comprato da Berlusconi nel mercato della vacche dei voti di questa legislatura. Se Romano cade, i Responsabili non voteranno più a favore degli emendamenti del governo che, non avendo più la maggioranza in Parlamento, è destinato a collassare. Non sia mai che le camere vengano sciolte prima che tutti gli onorevoli servitori dello Stato ivi presenti riescano a raggiungere la tanto agognata pensione di fine legislatura! 

L'unica speranza risiede nella Lega, da sempre sostenitrice del popolo padano contro le ingiustizie e la criminalità. Battute a parte, Umberto Bossi ha già dichiarato che il suo partito voterà compatto contro la sfiducia a Romano, proprio come ha fatto con Milanese qualche giorno fà. Non sia mai che finalmente la Lega mantenga una delle tante promesse a vuoto fatte al suo popolo in 15 anni di nulla. Travaglio descrive bene i motivi, tutt'altro che nobili, per cui è impossibile che la Lega voti a sfavore di Romano nel suo ultimo passaparola
Non sono mai stato elettore della Lega Nord perchè ripudio il modo che questi signori hanno di fare politica da bar, tra rutti, scorregge, insulti e gestacci, come ormai consuetudine nei comizi padani degli ultimi tempi. Non condivido nemmeno la maggior parte delle idee della Lega e mi disgusta la loro ipocrisia però almeno è un partito divertente così come il suo elettorato, se non altro per i modi di fare sopra le righe del primo e l'ingenuità totale e credulona dei secondi.

A me Bossi piace comunque ricordarlo quando pensava questo di Berlusconi:



















e non il Bossi cagnolino al servizio dei potenti:


Mi auguro che il popolo leghista cominci a svegliarsi e a capire che il loro leader non è affatto diverso da quegli esponenti della Roma Ladrona da lui tanto contestata. In attesa di questo momenti, tutti i Romano d'Italia potranno dormire sogni tranquilli.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 19:58
Come previsto, con 315 voti a favore e 294 voti contro è stata respinta la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro alle politiche agricole Saverio Romano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Ennesima offesa alla memoria di Falcone e Borsellino e di centinaia di magistrati ammazzati come cani solo perchè a loro stava cuore il nostro paese. E per fortuna Maroni si vanta di combattere la mafia con tutti i mezzi... niente da fare, ormai la cosca dei politici ha fatto cerchia attorno a sè e l'unica possibilità di mandarli a casa sarà una rivolta popolare.

martedì 27 settembre 2011

Per risolvere un problema lo si deve prima conoscere



Alcune volte mi chiedo come il politico, il cui compito ricordo essere quello di legiferare per il bene della popolazione che rappresenta, possa esercitare con dovizia la propria professione se non ha assolutamente la benchè minima idea di come la gente viva, di quali problemi debba affrontare quotidianamente e di quali siano i suoi reali bisogni.

Qui non stiamo parlando di competenze. Quelle non ci sono mai state...
Come dimenticare l'ex ministro delle comunicazioni Gasparri, notoriamente famoso per detenere una cattedra al M.I.T. come professore ordinario di ingegneria delle telecomunicazioni, o del neo ministro Romano, l'amico dei mafiosi ora a capo del ministero delle politiche agricole di cui è ovviamente un massimo luminare, o il ministro Carfagna per le pari opportunia che pontifica sull'abusivismo del corpo femminile quando il suo, di corpo femminile, è stato esposto senza veli sulle motrici dei camion di mezza Italia.... Ci sarebbero decine e decine di esempi, a dimostrazione del fatto che l'assegnazione dei ministeri viene fatta totalmente a caso, ma non è questo su cui voglio soffermarmi.

Consideriamo la questione più sentita per gli italiani, sopratutto in questo periodo di crisi mondiale... no, non mi riferisco al problema delle intercettazioni, quello è un problema solo della cosca che ci governa e non delle persone oneste che non hanno nulla da nascondere. Alludo alla situazione economica attuale, ai salari sempre meno competitivi, ai prezzi dei beni primari alle stelle, al lavoro sempre più assente, alle tasse e imposte che stanno letteralmente esplodendo ecc ecc.

Ora, come è possibile che persone che non hanno mai lavorato un giorno in vita loro, che hanno uno stipendio da nababbi, con vitalizi, spese pagate, bonus, pensioni assurde dopo pochi anni di "onorato" servizio, che vivono nella bambagia e nel lusso... ecco, come è possibile che gente del genere possa anche solo permettersi di discutere di problemi che non hanno mai avuto e mai avranno?

Come può un presidente del consiglio che spende in mignotte in una sera più di quanto io guadagno in un anno di lavoro venirmi a chiedere, come se fosse dispiaciuto, ulteriori sacrifici? Sacrifici per cosa? per permettere ai soliti noti di continuare a fare la vita da lussuriosi alla corte del re?

Come può un Castelli qualunque definirsi povero perchè guadagna al netto delle spese solo 3000 euro al mese? Badate bene, al netto delle spese, non delle tasse.... ad una persona normale, vale a dire quella che Castelli dovrebbe rappresentare, tolte le spese della casa, dell'auto, delle bollette cosa resta? Poco nulla, in alcuni casi solo debiti. Come può questa gente andare in televisione e rilasciare dichiarazioni di questo genere senza provare un minimo di vergogna? E poi si lamentano se a qualcuno scatta la molla e rifila loro un pugno in faccia o un duomo in miniatura in testa....

E cosa dire del ministro Gelmini che ha il coraggio di scherzare dicendo che sua figlia non sente la crisi e cresce bene? E grazie al cazzo che cresce bene, ma non andarlo a dire in giro che ci sono milioni di famiglie che fanno fatica anche solo a dare il minimo necessario ai loro bambini... questa signora, con beata ingenuità, è convinta veramente che la crisi non esista solo perchè non la tocca direttamente? Certo, lei può crogiolarsi con il suo lauto e immeritato stipendio senza dar peso ai problemi del popolo... anche Maria Antonietta l'avrà fatto la sera prima di finire al patibolo.

Ecco, io non sono contrario ai lauti guadagni della gente, ognuno è giusto che prenda quello che si merita in relazione anche a come si vende al mercato. Ma questi politici che meriti hanno? Che hanno fatto per meritarsi di vivere in una realtà parallela rispetto alla nostra, dove tutto è rosa e fiori? Che vantaggi hanno portato al nostro paese se non l'averne praticamente distrutto la credibilità a livello internazionale in tutti i campi?

Tutta questa gente vive nell'oro grazie ai nostri soldi senza alcun merito e si permette pure di prenderci per il culo. Non solo rubano, ma lo fanno alla luce del giorno e le dichiarazioni che rilasciano, frutto probabilmente di stupidità estrema, non fanno altro che testimonarie come siano del tutto inadatti, per non dire incapaci, di governare semplicemente perchè non possono risolvere problemi che loro non conoscono e non hanno mai conosciuto.

E mentre loro pontificano su scudi fiscali, lodi vari, legittimi impedimenti, lotta alle intercettazioni, processi brevi, processi medi e processi lunghi il paese sprofonda nell'indifferenza più generale delle persone che, in una nazione normale, avrebbero già riservato a questi passacarte lo stesso trattamento che i partigiani riservarono al Duce in Piazzale Loreto. E a me ricorda tanto l'orchesta del Titanic che, mentre la nave stava affondando, continuava a suonare allegramente come se nulla fosse.

lunedì 26 settembre 2011

Trovate le differenze...

Che differenza c'è tra il primo e il secondo personaggio ritratti nelle foto qui sopra?

Il primo è un attore americano e praticante di arti marziali, noto per l'interpretazione del vampiro diurno Blade. Il secondo è un grande campione di motociclismo e sulle due ruote ha vinto praticamente tutto e più di tutti, Agostini a parte.

Entrambi guadagnano un sacco di soldi.

Entrambi hanno evaso le tasse nel proprio paese.

Il primo è finito in galera dove attualmente sta scontando una condanna di tre anni che, salvo sconti di pena, terminerà a luglio del 2013. Il secondo gira allegramente con la sua moto nei circuiti mondiali, ha pagato una buonauscita irrisoria rispetto a quello che doveva allo Stato italiano e lo ha messo in culo a tutti i pirla che non arrivano a fine mese e che ogni domenica lo osannano in pista.

Questa è la differenza tra una nazione vera e una repubblica delle banane. Nella prima, con tutti i difetti che ha, sia ben chiaro, non si guarda in faccia nessuno e l'evasione fiscale è un reato federale punito severamente perchè va a colpire tutto il paese. Nella seconda l'evasione fiscale non solo non è praticamente punita dalla legge ma fa pure curriculum e, in casi eccezionali, viene premiata con la presidenza del consiglio.

E' vero, l'Italia è governata da pezzenti, delinquenti, corrotti, la peggior feccia della società che sta distruggendo in un decennio quello che la storia ha costruito in due mila anni e passa.

E' vero, il Parlamento è una cloaca che legifera oramai a favore di un solo individuo.

E' vero.... ma l'Italia non può cambiare se non cambia la mentalità della gente che vi abita. L'italiano ha smesso di indignarsi oramai. L'esempio di Valentino Rossi è lampante. Una persona ricca, stra ricca, che evadendo ruba allo Stato, ruba a tutti noi, anzichè essere portata comodamente in carcere e schernita dalla gente onesta, continua a essere vista come un idolo, un mito...
E' per colpa di persone come il pilota marchigiano che la gente onesta paga sempre qualcosa di più ed è giunto il momento che gli italiani comincino a etichettare le persone come lui con l'appellativo più appropriato: ladri, parassiti, delinquenti.

Chi evade gode dei servizi che noi paghiamo e i soldi che lo Stato non incassa li mettiano sempre noi con tasse che aumentano... eh già perchè, vi svelo un segreto, l'aumento delle tasse colpisce solo chi le tasse le paga, non certo chi le evade!

Se volete vomitare, ecco una sintetica ma esaustiva descrizione della situazione finanziaria in Italia fornita dal buon Marco Travaglio nella puntata di "Che tempo che fa" di ieri:








I neutrini hanno attraversato uno Stargate?



E' ormai su tutti i quotidiani del mondo da alcuni giorni la notizia secondo la quale la velocità della luce sarebbe stata superata....

Ovviamente in Italia dove regna sovrana la disinformazione e Studio Aperto è spacciato per un telegiornale serio hanno tutti cavalcato l'onda con titoloni sensazionalistici insinuando persino il fallimento della teoria della relatività di Einstein, facendo passare lo scienziato tedesco come l'ultimo degli stronzi. Ora, ridurre l'Einstein pensiero con l'aver fissato (???) il limite della velocità della luce a 300.000 km/s è quanto di più triste si possa fare, tanto più che Einstein non è solo uomo di scienza ma anche filosofo e il suo modo di vedere le cose è quello delle menti illuminate... fortunato lui. Dicevo, tralasciando le assurdità di alcuni giornalisti che nemmeno conoscono la differenza tra la relatività speciale e la relatività generale, balzare subito alle conclusioni più affrettate quando l'intera comunità scientifica internazionale ha chiamato alla calma è proprio tipico dell'informazione gossippara tutta italiota.

Non ho nè voglia nè tempo di sintetizzare il perchè secondo la teoria di Einstein non è possibile oltrepassare il limite della velocità della luce e probabilmente, se lo spiegassi, farei ridere chi di queste cose non solo ci "mastica" come me ma ci vive e lavora. Mi piacerebbe però soffermarmi un attimo sugli scenari possibili e che di sicuro i cervelloni del Cern hanno bene in mente. Quello che è emerso da 3 anni di prove empiriche, cioè dico 3 anni non un esperimento della domenica... ciò che è emerso è che queste famigerate particelle subatomiche note come neutrini hanno percorso un tratto in un tempo inferiore di 60 nanosecondi di quello che avrebbero impiegato se avessero viaggiato alla velocità della luce. Niente viaggi nel tempo, niente conclusioni demenziali di chi si chiede seriamente se questi neutrini siano arrivati prima di essere stati "lanciati" nell'acceleratore....
E' come se io dovessi partire da casa mia e arrivare a quella del mio amico. L'amico in questione sa che, viaggiando al limite di velocità consentito sulle strade, arriverò da lui dopo 10 minuti. Invece arrivo dopo 9 minuti e 40 secondi. Non è che sono arrivato prima di essere partito, semplicemente sono arrivato prima di quello che il mio amico ipotizzava. Perchè?

Beh, proviamo a immaginare gli scenari:

  1. Il crononometro del mio amico è "Made in China" e ha preso un tempo sballato, per cui quei 9 minuti e 40 secondi sono in realtà 10 minuti e passa.
  2. Me ne sono sbattuto dei limiti di velocità e sono arrivato prima.
  3. Ho preso una scorciatoia.

La prima ipotesi è tutta da dimostrare in quanto la tolleranza di errore degli strumenti del Cern è intorno ai 10 ns. La seconda ipotesi è quella tanto paventata sui giornali italiani. La terza ipotesi è quella comunemente nota come "effetto quantistico" e in parole povere consiste nell'ipotizzare che i neutrini abbiano percorso una traiettoria che non si conosce e che ha permesso di raggiungere un punto dello spazio in un tempo inferiore rispetto a quello che avrebbero impiegato viaggiando alla velocità della luce. E guarda caso, sarebbe più o meno la dimostrazione empirica del postulato teorico noto come "Ponte di Einstein-Rosen" che per i profani della fisica ma non della Sci-Fi è comunemente noto come "Stargate".

Secondo me dobbiamo solo dare il tempo a chi sta studiando veramente di continuare a lavorare per trovare una spiegazione esauriente ai dati emersi che, comunque vada, sono assolutamente sorprendenti... e soprattutto evitare di dare corda ai soliti fanfaroni che parlano per dare aria alla bocca, e mi riferisco alle dichiarazioni ridicole, intrise di ignoranza e stupidità allo stato brado che ha rilasciato il ministro dell'istruzione (ma de che???) Mariastella Gelmini, un'accozzaglia di frasi senza alcun senso logico, al limite del ridicolo (ma che dico, il ridicolo è stato proprio oltrepassato) che ci fanno capire quanto la meritocrazia in questo Paese non vale proprio un cazzo. Dichiarazioni di una povera donna che prima ha demolito la ricerca nel nostro Paese, poi si prende dei meriti che non ha e non avrà mai e infine rilascia un comunicato che entrerà nella storia come il più grande concentrato di castronerie scientifiche/geografiche in soli dieci righe...

Termino sostenendo che, anche qualora si concludesse che la teoria di Einstein fosse inesatta (cosa del tutto plausibile visto che non collima con i risultati della meccanica quantistica), sono sicuro che il buon Albert in ogni caso sorriderà, perchè al vero scienziato non esiste nulla di più prezioso che la ricerca della verità, anche se questo comporta dimostrare l'inesattezza delle proprie tesi. Ed è questo che ha reso grande Einstein!

La forza della Dea

Domenica 25 settembre sono tornato all'Atleti Azzurri di Italia dopo tanto, troppo tempo... e ho rivissuto le stesse identiche emozioni di quando ero abbonato in Pisani prima e in Sud dopo. Ci sono tornato insieme alla mia Lei, simpatizzante milanista ma sulla buona strada per apprezzare quella che per un bergamasco doc dovrebbe essere l'unica squadra da tifare con il cuore.

Vedere nuovamente giocare la Dea dal vivo mi ha fatto riscoprire la passione di quando ero più giovane. Per noi tifosi bergamaschi, la fede verso l'Atalanta va al di là del semplice tifo calcistico ed è una cosa che ci unisce a prescindere dall'età, come la grande festa di quest'estate ha dimostrato. E' una specie di legame che unisce ancora di più quella magnifica città che è Bergamo. Essere allo stadio e assistere all'assordante tifo di curve e tribune non ha eguali e penso che la vicinanza della tifoseria bergamasca alla propria squadra sia unica in Italia, nella cattiva e nella buona sorte. La maglia neroazzurra deve essere valorizzata, sempre, e i tifosi non sono ciechi e sanno benissimo quando i giocatori danno l'anima per questa squadra, a prescindere dal risultato finale di ogni partita. E gli applausi più che meritati che stanno concedendo a Schelotto e compagni sono a dimostrazione dell'atteggiamento di quello che è a tutti gli effetti il dodicesimo uomo in campo per l'Atalanta.

Da tifoso non posso fare a meno di constatare come ora l'Atalanta è sulla bocca di tutti come rivelazione di questo campionato, tutti a tesserne le lodi, anche gli stessi giornalisti che qualche mese prima sono stati i primi a sputare merda sulla Dea in pieno ciclone calcio-scommesse. Beh, dei giudizi di questi ipocriti il tifoso bergamasco non sa che farsene e continuerà sempre a incoraggiare i ragazzi in campo fino all'ultimo minuto... perchè la vera forza della Dea è la sua tifoseria!

Pista alla capolista!