
Vedere nuovamente giocare la Dea dal vivo mi ha fatto riscoprire la passione di quando ero più giovane. Per noi tifosi bergamaschi, la fede verso l'Atalanta va al di là del semplice tifo calcistico ed è una cosa che ci unisce a prescindere dall'età, come la grande festa di quest'estate ha dimostrato. E' una specie di legame che unisce ancora di più quella magnifica città che è Bergamo. Essere allo stadio e assistere all'assordante tifo di curve e tribune non ha eguali e penso che la vicinanza della tifoseria bergamasca alla propria squadra sia unica in Italia, nella cattiva e nella buona sorte. La maglia neroazzurra deve essere valorizzata, sempre, e i tifosi non sono ciechi e sanno benissimo quando i giocatori danno l'anima per questa squadra, a prescindere dal risultato finale di ogni partita. E gli applausi più che meritati che stanno concedendo a Schelotto e compagni sono a dimostrazione dell'atteggiamento di quello che è a tutti gli effetti il dodicesimo uomo in campo per l'Atalanta.
Da tifoso non posso fare a meno di constatare come ora l'Atalanta è sulla bocca di tutti come rivelazione di questo campionato, tutti a tesserne le lodi, anche gli stessi giornalisti che qualche mese prima sono stati i primi a sputare merda sulla Dea in pieno ciclone calcio-scommesse. Beh, dei giudizi di questi ipocriti il tifoso bergamasco non sa che farsene e continuerà sempre a incoraggiare i ragazzi in campo fino all'ultimo minuto... perchè la vera forza della Dea è la sua tifoseria!
Pista alla capolista!
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