Ho appena finito di leggere un articolo su Hulk Hogan pubblicato sul Corriere della sera on line....
Beh che dire, non potevo non pubblicare un post su quello che è stato uno dei personaggi che ha segnato più di tutti la mia vita, soprattutto alla luce non tanto di quello che viene scritto dalla giornalista ma di ciò che viene espresso dai lettori nei commenti.
Sappiamo benissimo che il wrestling non è stato mai considerato granchè dai mezzi di informazione in Italia, anzi, diciamo che su questa disciplina si è gettato merda per molti anni, tranne per un breve periodo, quello di WWE Smackdown in onda su Italia 1, in cui ognuno si è cimentato in un lecchinaggio degno del miglior Minzolini pur di cavalcare il fenomeno del momento. Di fatto sono piuttosto sorpreso che l'articolo non abbia denigrato la figura di Hulk Hogan. L'articolo non è nulla di che, non me ne voglia la firma in calce ma si tratta semplicemente di una serie di constatazioni oggettive su quello che Hogan ha fatto in passato e sulla situazione economica e famigliare che sta attraversando attualmente, come tra l'altro dichiarato dallo stesso Hogan in una recente intervista da cui la giornalista ha preso spunto. A dire il vero, conoscendo il punto di vista della stampa italiana sul fenomeno wrestling, è stato meglio così...
Non mi sono piaciuti molto i commenti di chi ovviamente ignora che cosa sia veramente il wrestling o meglio, pur sapendolo, lo denigra. Ognuno ha il proprio punto di vista, ma può essere espresso in modo più civile, anche perchè altrimenti facendo si rischia di offendere anche chi la passione del wrestling la possiede da anni, come il sottoscritto.
Seguo il wrestling dall'età di 7 anni, quando nel 1987 vidi in Tv Hulk Hogan alzare Andre The Giant nell'epico match di Wrestlemania III al Pontiac Silverdome di fronte a 91173 spettatori paganti. Da allora non ho mai smesso di seguire le gesta di Hulk Hogan per praticamente 25 anni, con un buco a metà anni 90 quando Hogan lascio l'allora WWF per passare all'emergente WCW di Ted Turner.
In passato ho anche pubblicato un sito web a lui dedicato, purtroppo non più on line. Ho letto entrambe le autobiografie, la seconda in particolare, "My life outside the ring", è un sentitissimo racconto di quello che è l'Hulk Hogan uomo, alias Terrence Gene Bollea, delle difficoltà che ha dovuto superare durante la sua infanzia, dalla morte del fratello a quella del padre, dei suoi errori e sbagli, dell'abuso di droghe e steroidi, del matrimonio con Linda e dell'infinita delusione nell'aver realizzato che la moglie non lo ha mai amato, della sua depressione, per la fine del matrimonio, per aver chiuso i rapporti con la figlia Brooke, per i guai con la legge di suo figlio Nick, depressione che lo ha portato ad un passo dal suicidio... e infine della sua ritrovata fede e voglia di vivere. E' un libro veramente ben scritto, che mi ha permesso di scoprire un lato di quel campione che ho sempre osannato e che non conoscevo, facendomelo apprezzare ancora di più.
Lo scorso anno ho coronato un sogno quando ho visto Hulk Hogan dal vivo e per farlo ho dovuto attraversare un oceano, spendere un pacco di soldi e fare una coda di ore ma ne è valsa la pena perchè quello che i denigratori del wrestling lo definiscono un buffone per me è e rimarrà sempre un mito.
Tutti sanno che il wrestling è predeterminato e che si tratta di uno spettacolo ma non per questo chi pratica questa disciplina, viaggiando 360 giorni l'anno, combattendo in giro per il mondo, portando al limite il proprio fisico per compiacere il pubblico sempre più esigente, deve essere denigrato a causa dell'ignoranza della gente. Dopotutto anche gli attori recitano un copione e di certo conducono una vita meno stressante di un wrestler, ma nessuno vi si accanisce contro. Nessuno obbliga ad assistere ad un match di wrestling ed è normale che ci siano persone che non vedono in questo sport entertainment alcun divertimento. Io non vedo interesse nei balletti, nelle corse automobilistiche e in un'infinità di altre cose ma non mi permetteri mai di offendere nè chi li pratica nè chi li segue con passione.
Il wrestling merita rispetto o, al più, i wrestlers meritano rispetto perchè, come la vita di Hulk Hogan lo dimostra, dietro ad un'ammasso di muscoli c'è sempre una persona che ha gli stessi problemi, le stesse paure, le stesse gioie che hanno tutti.
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