mercoledì 19 ottobre 2011

Profumo di guai


2 settembre 2011

Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di Unicredit, ha espresso la sua volontà di entrare in politica, ambendo a ricoprire la carica di ministro dell'economia di un eventuale governo di centro-sinistra guidato da Casini (!!!).

18 ottobre 2011
Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di Unicredit, è indagato a Milano per frode fiscale insieme ad altri 16 dirigenti del gruppo bancario per aver travestito dei dividenti come interessi.


D'altra parte Casini, che ha una dote particolare nell'attrarre a sè delinquenti di ogni risma, ci aveva visto giusto dicendo: "Profumo ha un sacco di soldi, ha lavorato perché è una fra le persone più intelligenti ci siano in Italia e ci può insegnare tante cose. Il ministro dell’economia lo farebbe benissimo."

Interessante la catena logica per cui se hai tantissimi soldi significa che sei intelligente e puoi insegnare molte cose.
Sul fatto di saper fare benissimo il ministro dell'economia invece nulla da dire. Ha già infatti dimostrato molto bene di poter rubare i soldi agli italiani onesti, attività peculiare di ogni ministro dell'economia che si rispetti.

Notate la consecutio temporis dei due episodi, molto simile per certi versi alla, per ora, irraggiungibile carriera del nostro amatissimo premier Silvio Berlusconi.

Prima si commette il classico reato da colletto bianco: evasione, frode fiscale, corruzione, tangenti, falso in bilancio e via dicendo.
Poi, avvertito il fiato della giustizia sul collo, si entra in politica per salvarsi il culo.

Oramai si diventa politici per due ragioni:
  • soldi e privilegi
  • immunità per non finire in galera
Del senso civico, del bene della nazione, dell'onore di rappresentare il proprio paese non è rimasto più nulla, insieme a dignita, coscienza e vergogna.

A questo punto, per induzione, comincerei ad indagare su chiunque decida di entrare in politica, perchè sicuramente ha qualcosa da nascondere.

Nessun commento:

Posta un commento