L'edizione on line del Giornale di oggi pubblica un articolo del direttore Sallusti critico nei confronti del presidente francese Sarkozy che, nel corso della conferenza stampa al termine del summit di Bruxelles, ha praticamente riso in faccia al giornalista che chiedeva se lui e il cancelliere tedesco Angela Merkel avessero fiducia del premier italiano Silvio Berlusconi.
Il buon Sallusti esordisce in questo modo:
Il marito di Carla Bruni ci offende ridendo di noi.
Eh no, mio caro leccapiedi di Arcore. Sarkozy non ride di noi. Sarkozy ride di voi, ride di quel patetico uomo che ti paga lo stipendio e che ha distrutto l'immagine che l'Italia ha nel mondo con la sua reputazione scadente, i suoi processi, i suoi comportamenti al limite del ridicolo, le sue battute volgari, i suoi scherzi, le sue dichiarazioni, la sua mania di protagonismo e via dicendo. E' grazie a l'autorevolezza del premier migliore di 150 anni di storia italiana se siamo nella condizione di essere derisi persino da uno come Sarkozy. Rendiamocene conto, tutti ridono di noi, possibile che siano in torto sempre gli altri quando c'è di messo il grande capo?
L'unica ragione per cui gli italiani non ridono di Berlusconi è che appunto siamo italiani e, a causa sua, c'è da piangere, altro che ridere.
Aggiornamento 15:43
Ahimè credo di aver peccato di presunzione quando ho detto che l'Europa ride di Berlusconi e non di noi. Purtroppo ride dell'Italia intera perchè è ovvio che in tutto il mondo gli italiani sono considerati un popolo di mentecatti perchè incapaci di rendersi conto come a causa di questo governo di cialtroni stanno sprofondando nell'oblio più totale.
Aggiornamento 15:43
Ahimè credo di aver peccato di presunzione quando ho detto che l'Europa ride di Berlusconi e non di noi. Purtroppo ride dell'Italia intera perchè è ovvio che in tutto il mondo gli italiani sono considerati un popolo di mentecatti perchè incapaci di rendersi conto come a causa di questo governo di cialtroni stanno sprofondando nell'oblio più totale.
Nessun commento:
Posta un commento